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Il Celtis Australis o Bagolaro, anche detto “spaccasassi”, ulmacea, è essenza rustica e resistente a tutte le temperature, consigliabile per i meno esperti. La varietà cinese ha foglie più piccole, in genere comunque risponde benissimo alle tecniche di coltivazione bonsai.
Gennaio è uno dei mesi più freddi dell’anno: specialmente nelle regioni del nord, sia di giorno, sia di notte, la temperatura rimane sempre a livelli critici per delle piante collocate in piccoli vasi, perciò, va ricordato di continuare a proteggere i bonsai dal freddo.
ESPOSIZIONE: se non si dispone di una serra fredda, è opportuno proteggere i bonsai con i cappucci di tessuto non tessuto (TNT) ricordandosi di coprire anche il vaso, poiché l’apparato radicale è la parte più delicata del bonsai. Le piante da interno (Ficus, Carmona ecc.) debbono rimanere in casa collocate inposizione ben illuminata, oppure in serra riscaldata.Questo perché, i fiori posseggono i caratteri maschili e femminili insieme, però sono autoincompatibili, quindi, mettendo insieme diversi esemplari, uno impollina l’altro e tutti e due fanno i frutti.
ANNAFFIATURA: in casa annaffiare abbondantemente i bonsai da interno, ma solo quando il terriccio è veramente asciutto. Per umidificare l’aria circostante, seccata dai termosifoni, sono utili i sottovasi riempiti di ghiaia umida. All’esterno i bonsai sempreverdi continuano, sia pur lentamente, a vegetare, perciò vanno annaffiati più frequentemente di quelli a foglia caduca; in ogni caso l’irrigazione va effettuata la mattina tardi, in modo che la sera, quando la temperatura si abbassa, il terriccio abbia drenato tutta l’acqua in eccesso.
POTATURA: come per dicembre, questo periodo è ideale per tutte le potature, da effettuare con la tronchese concava, sia di formazione, sia di correzione. Soprattutto se il bonsai viene rinvasato, è opportuno effettuare un’adeguata potatura che compensi l’accorciamento delle radici. Quando si tagliano rami più spessi di 2 millimetri, medicare i tagli con il mastice o la pasta cicatrizzante.
RINVASO: le conifere e le sempreverdi vanno trapiantate lasciando integro circa il 50% del pane radicale, mentre alle piante spoglianti si può togliere completamente il terriccio, usando lo specifico rastrellino/paletta. Oltre a scegliere una giornata senza vento, per non far asciugare le radici capillari, è consigliabile preparare una vaschetta con acqua e vitamina B, nella quale immergere l’apparato radicale dopo averlo opportunamente accorciato.
CONCIMAZIONE: in gennaio si può procedere alle prime concimazioni delle piante rinvasate in dicembre, usando fertilizzanti a lenta cessione (tipo Bio-Gold, Hanagokoro, ecc.) Per le altre piante, invece, conviene aspettare ancora un’altro mese.
APPLICAZIONE FILO: A gennaio si può iniziare ad applicare il filo di alluminio o di rame sui rami da modellare; lo spessore del filo deve essere adeguato alla grandezza e alla flessibilità del ramo (le conifere, che sono più elastiche, abbisognano di fili più fini rispetto alle latifoglie) perciò, conviene disporre di misure diverse. Ricordarsi di avvolgere il filo con una angolazione di 45° (se le spire sono troppo ravvicinate, il filo non tiene) partire avvolgendo i rami più grossi e arrivando ai più sottili).
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: gennaio è il mese ideale per effettuare i trattamenti preventivi contro i nemici più insidiosi, sia vegetali (ruggine, cancro, peronospora ecc.) sia animali (ragno rosso, cocciniglia, afidi ecc.) in modo da creare una barriera protettiva prima del periodo primaverile in cui “si svegliano” tutti i parassiti. Una difesa efficace è rappresentata da trattamenti quindicinali, di anticrittogamico e insetticida.
Continua il grande freddo: sia nel nord, sia nel sud, il gelo è il nemico più insidioso, quindi, accertarsi che i bonsai siano riparati dalla tramontana e dalle gelate.
ESPOSIZIONE: Proteggere i bonsai con i cappucci di tessuto non tessuto (TNT) ricordando che l’apparato radicale è la parte più delicata del bonsai. Naturalmente, nelle regioni del centro-sud tutto questo diventa relativo, infatti, “da Roma in giù “, se si dispone di un terrazzo riparato e se l’inverno non è particolarmente rigido, anche le piante da interno possono essere tenute fuori.
ANNAFFIATURA: annaffiare abbondantemente i bonsai da interno, ma solo quando il terriccio è veramente asciutto. Rimangono sempre utili i sottovasi riempiti di ghiaia umida, per umidificare l’aria , “seccata” dai termosifoni. Anche all’esterno, annaffiare solo quando il terriccio è completamente asciutto e sempre la mattina tardi, in modo che la sera il terriccio abbia drenato tutta l’acqua in eccesso.
POTATURA: i bonsai continuano a “dormire”, perciò, si possono effettuare tutte le potature, sia di formazione, sia di correzione. Soprattutto se il bonsai viene rinvasato, è opportuno effettuare un’adeguata potatura (con la tronchese concava per i rami grandi e con la forbice lunga per i rami piccoli)che compensi l’accorciamento delle radici, effettuato con la forbice per radici. Quando si tagliano rami più spessi di 2 millimetri, medicare i tagli con il mastice o la pasta cicatrizzante.
RINVASO: dopo aver liberato le radici con un rastrellino (se il bonsai è un sempreverde, va tolto solo un terzo del pane radicale; se, invece, è una caducifoglia si può togliere tutta la terra) una volta scelto il vaso adatto, si posizionano le retine di drenaggio sul fondo, passandoci un filo di alluminio, lasciato più lungo, che servirà a fissare la pianta in modo che non si muova finché non avrà prodotto nuove radici. Dopo aver versato un po’ di terriccio si colloca il bonsai, leggermente decentrato, nel vaso; poi con l’aiuto di un bastoncino si inserisce bene il terriccio tra le radici in modo da non lasciare sacche d’aria. Infine, con una paletta, si pressa bene il terriccio e si annaffia immediatamente. Successivamente, non concimare per 20 giorni ma, aggiungere la vitamina B nell’acqua di irrigazione una volta a settimana.
CONCIMAZIONE: Verso la fine del mese, può procedere alle prime concimazioni usando fertilizzanti a lenta cessione (tipo Biogold, Hanagokoro, ecc.) in modo da fornire il nutrimento necessario ai bonsai per il periodo di massima vegetazione di marzo aprile. Per i concimi solubili, invece, conviene aspettare ancora e distribuirli quando la pianta comincia ad aprire le prime gemme.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: si continua con i trattamenti preventivi contro i nemici, sia vegetali, sia animali, dei nostri bonsai, in modo da creare una barriera protettiva prima del periodo primaverile in cui “si svegliano” tutti i parassiti. Oltre ai tradizionali prodotti (insetticida e anticrittogamico) in questo periodo di “dormienza” delle piante, un valido aiuto è costituito dal liquido jin, il quale, diluito alla dose di 1/30 (una parte di liquido jin in trenta parti d’acqua) costituisce un ottimo antiparassitario ad ampio spettro.
APPLICAZIONE FILO: a febbraio si può applicare il filo in rame o in alluminio ramato, sui rami da modellare; lo spessore del filo deve essere adeguato alla grandezza e alla flessibilità del rami, partire avvolgendo i rami più grossi e arrivando ai più sottili. Se il filo applicato non riesce a tenere il ramo in posizione si può applicare un’altro filo, l’importante è non farli incrociare.
ESPOSIZIONE: L’inverno sta finendo; quando saremo sicuri che la temperatura non scenderà più sottozero, potremo esporre i bonsai fuori dai ripari, in posizione ben illuminata e ventilata. E’ molto importante collocare i bonsai al sole poiché in questo periodo si schiudono le gemme e si forma la nuova vegetazione, la quale sarà più robusta e proporzionata se crescerà sotto i raggi del sole di primavera.
ANNAFFIATURA: Marzo è il periodo più delicato per quanto riguarda l’annaffiatura: anche in presenza di belle giornate, la temperatura notturna può può ancora scendere sottozero, perciò, ricordiamoci di annaffiare al mattino, in modo che la sera l’acqua in eccesso sia scolata via e non geli a contatto con le radici.
Naturalmente, tutti i bonsai vanno annaffiati quando il terreno è completamente asciutto, utilizzando un annaffiatoio con soffione a fori sottili.
POTATURA: Se le nuove gemme non sono ancora rigonfie o addirittura aperte, siamo ancora in tempo per effettuare la potatura d’impostazione, con la Tronchese Concava, tagliando anche i grossi rami (ricordarsi di medicare le ferite con mastice o pasta cicatrizzante). Se invece i bonsai si sono gia “mossi” conviene limitare l’operazione a piccoli interventi di cimatura e di eliminazione dei rametti più piccoli, utilizzando la Forbice Lunga. I bonsai a fioritura precoce come Prunus, Melo, ecc. fanno eccezione alla regola e, se hanno già fiorito, vanno potati eliminando i rami superflui e diradando i fiori.
RINVASO: Per il rinvaso valgono le stesse regole della potatura: si possono rinvasare le piante che non hanno ancora vegetato, ricordando che, mentre le piante a foglia caduca si possono rinvasare cambiando tutto il substrato, alle sempreverdi va lasciato integro, almeno in parte, il pane di terra attorno alle radici, altrimenti si rischia di compromettere la ripresa vegetativa e il bonsai potrebbe seccare. E’ buona regola iniziare i rinvasi con le piante a foglia caduca, poiché di norma vegetano prima della sempreverdi, le quali in genere si possono rinvasare anche in aprile. Naturalmente, per le piante a fioritura precoce e da frutto possiamo effettuare il rinvaso come già detto per le sempreverdi, lasciando integro gran parte del pane di terra. Ricordiamoci che il rinvaso è una operazione traumatica per qualsiasi pianta, perciò rinvasiamo solo bonsai in perfetta salute (una pianta malandata potrebbe non riuscire a riprendersi dallo shock del trapianto). In ogni caso, è sempre opportuno, dopo il rinvaso, effettuare dei trattamenti settimanali con la vitamina B (Sprintene) che aiutano il bonsai a “ripartire” con la vegetazione.
CONCIMAZIONE: Quando i bonsai iniziano ad aprire le gemme, possiamo procedere alla concimazione. Per le piante appena rinvasate, se usiamo concimi minerali o liquidi, dovremo attendere 15 giorni prima di concimare; se invece utilizziamo concimi organici a lenta cessione possiamo somministrarli da subito. Ricordarsi che il concime va dato sul terreno umido, oppure bisogna annaffiare immediatamente per evitare di ustionare le radici.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: Con i primi caldi, anche i parassiti “si svegliano”, per evitare problemi conviene effettuare dei trattamenti preventivi, soprattutto sulle piante che si sono “ammalate” l’anno precedente. I trattamenti consigliabili in questo periodo sono quelli contro gli Afidi e contro l’Oidio (mal bianco) e vanno effettuati nebulizzando i bonsai ogni 10-15 giorni con aficida e antioidico.
ESPOSIZIONE: Aprile è il mese del “grande risveglio”: la natura esce dal tunnel dell’inverno, iniziando a regalarci improvvise fioriture dai delicati profumi, mentre il verde delle nuove foglie torna a ricoprire i rami degli alberi, rimasti nudi dal mese di novembre.
Anche nelle regioni del nord-Italia, è arrivata la primavera. Ricordiamoci di collocare i bonsai all’aperto poiché in pieno sole, lo spazio tra una foglia e l’altra (internodo) sarà più corto e le foglie stesse più piccole; fattori che conferiscono al bonsai un aspetto più armonioso e proporzionato.
ANNAFFIATURA: In aprile vale sempre la regola di aspettare che il terreno sia asciutto ma, poiché le piante iniziano a vegetare, detto periodo si accorcerà sempre di più, fino ad arrivare al momento di annaffiare tutti i giorni. I Pini, i Ginepri e le conifere in genere vanno annaffiati di meno, che non vuol dire dare meno acqua bensì, dopo che il terreno si é asciugato conviene aspettare ancora un giorno o due prima di irrigare abbondantemente. Sempre per le Conifere, sono molto salutari le nebulizzazioni quotidiane, effettuate con un nebulizzatore, sulla chioma.
POTATURA: In questo periodo gran parte dei nostri bonsai sono in piena vegetazione, quindi, conviene limitare l’operazione a piccoli interventi di cimatura e di eliminazione dei rametti più piccoli; questa operazione si effettua utilizzando la forbice lunga.
I bonsai a fioritura precoce come Prunus, Melo, ecc. fanno eccezione alla regola e vanno potati dopo la fioritura, eliminando i rami superflui e diradando i fiori in modo da non disperdere l’energia della pianta, permettendole di fruttificare. Dopo la potatura si può procedere immediatamente al rinvaso.
RINVASO: In aprile si rinvasano le piante da interno (Ficus, Serissa, Carmona, ecc.). Anche le Conifere e le Sempreverdi in genere si possono ancora rinvasare, a patto che non abbiano vegetato. A queste piante va lasciato integro, almeno in parte, il pane di terra attorno alle radici, altrimenti si rischia di compromettere la ripresa vegetativa e il bonsai potrebbe seccare. Naturalmente, il discorso vale anche per le piante a fioritura precoce e da frutto, che possiamo rinvasare, come già detto nel mese precedente, lasciando integro gran parte del pane di terra.
Dopo il rinvaso è consigliabile trattare le piante con un prodotto stimolante che aiuti la ripresa vegetativa (Sprintene o Stimolante 66f) collocando il bonsai all’ombra e riparato dal vento.
CONCIMAZIONE: In questo mese vanno assolutamente concimati tutti i bonsai: aprile è il mese di maggior sviluppo per tutte le piante, perciò non dobbiamo scordarci di alimentarle adeguatamente per favorire una crescita forte ed equilibrata. Possiamo usare i concimi liquidi, che vanno somministrati ogni 7-10 giorni, o i concimi solidi a lenta cessione, che vanno somministrati ogni 50-60 giorni. Ricordarsi di non concimare i bonsai da fiore durante la fioritura. Inoltre, le piante giovani e quelle a foglia caduca, necessitano di più concime rispetto a quelle vecchie o sempreverdi.
APPLICAZIONE FILO: Il filo in alluminio ramato (o il filo in rame) può essere applicato praticamente a tutte la piante; naturalmente, visto che in questo periodo le piante crescono molto velocemente, dobbiamo ricordarci di controllare almeno ogni 10-15 giorni che i rami non rimangano segnati.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: La primavera è il periodo nel quale, oltre alle gemme dei bonsai, si schiudono tutte le uova dei parassiti, che sono state “in dormienza” durante l’inverno. Per evitare infestazioni che una volta in atto diventano difficili da debellare, è consigliabile effettuare dei trattamenti preventivi, ogni 10-15 giorni, con un insetticida ad ampio spettro ed un anticrittogamico, sempre ad ampio spettro.
ESPOSIZIONE: Maggio è il mese di massima vegetazione per tutte le piante: il caldo del giorno e il fresco della notte, creano le condizioni ottimali per una crescita veloce ed abbondante. Per tutto il mese, i bonsai possono rimanere in pieno sole, dove vegetano in salute producendo foglie piccole e rametti forti; ricordarsi di ruotare settimanalmente le piante per esporle al sole su tutti i lati. Evitare di tenere i bonsai a ridosso di muri esposti al sole, poiché il riverbero potrebbe ustionare le foglioline più giovani.
ANNAFFIATURA: La temperatura inizia a salire considerevolmente, quindi, anche le annaffiature debbono essere adeguate alla nuova situazione, ma avendo l’accortezza di non esagerare: una irrigazione troppo abbondante induce il bonsai alla produzione di foglie grandi e internodi lunghi, fenomeno questo che nei pini provoca danni irreparabili. In questo periodo si rende molto utile un impianto automatico di irrigazione, che annaffia i bonsai con la regolarità necessaria.
POTATURA: In questo periodo non si effettua più la vera e propria potatura, bensì, la cimatura dei nuovi getti o, dove necessario, la defogliazione; questa tecnica si effettua con l’apposito defogliatore e serve a rimpiccolire le foglie del bonsai in modo da creare la giusta proporzione tra la grandezza delle foglie e la grandezza della pianta. L’operazione consiste nell’eliminare completamente l’apparato fogliare per stimolare il bonsai a produrre velocemente nuove foglie che verranno più piccole di quelle precedenti.
Questa tecnica è molto efficace ma anche molto delicata, poiché, operando in modo errato si può compromettere il risultato se non addirittura provocare la morte del bonsai, quindi per evitare problemi è molto importante osservare le seguenti regole:
1) Defogliare solo piante in ottima salute: una pianta stentata potrebbe non riprendersi dal trauma.
2) In presenza di piante delicate, defogliare prima la metà inferiore della chioma; dopo dieci-quindici giorni, quando le gemme iniziano ad aprirsi, completare la defogliazione eliminando anche le foglie della metà superiore.
3) Praticare la defogliazione esclusivamente tra maggio e giugno: una pianta defogliata in aprile produce foglie più grandi invece che più piccole, mentre una pianta defogliata in luglio difficilmente produrrà una chioma uniforme.
RINVASO: Il gran caldo consiglia di non effettuare più rinvasi eccetto per qualche conifera ancora dormiente; se dobbiamo effettuare il trapianto di una latifoglia ormai troppo stretta nel suo vaso, conviene abbinare la defogliazione al rinvaso in modo da evitare una eccessiva traspirazione della pianta, oppure, possiamo passarla in un vaso più grande senza toccare il pane radicale, rimandando il taglio delle radici al mese di novembre.
CONCIMAZIONE: Maggio è il mese ideale per la concimazione. Se usiamo concimi liquidi possiamo somministrarli ogni 7-10 giorni, invece i concimi solidi a lenta cessione ogni 40-50 giorni. Inoltre, si possono effettuare concimazioni fogliari, nebulizzando direttamente sulle foglie il concime liquido. Ricordarsi di non concimare piante in fioritura e di annaffiare immediatamente dopo la concimazione.
APPLICAZIONE FILO: Il filo può essere applicato praticamente a tutte la piante; naturalmente, dobbiamo ricordarci di controllare almeno ogni 10-15 giorni che i rami non rimangano segnati.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: La profilassi, effettuata con trattamenti preventivi, è il sistema migliore per proteggere i bonsai dai parassiti. Per una maggiore efficacia, è consigliabile effettuare i trattamenti settimanalmente, alternando l’insetticida con l’anticrittogamico. Infine, per compensare la nocività degli antiparassitari sulle piante, ricordiamoci di miscelare della vitamina B (Sprintene) all’acqua dei trattamenti.
ESPOSIZIONE: Giugno è il mese che porta l’estate: il caldo diventa costante e il sole, implacabile, splende tutto il giorno. La prima azione da intraprendere è quella di collocare i bonsai all’ombra. Gli Aceri e i Faggi sono i primi a dover essere protetti dai raggi solari, per evitare che le foglie si “brucino”; mentre i Pini e le conifere in genere possono stare ancora al sole, magari coprendo i vasi per evitare il surriscaldamento delle radici.
ANNAFFIATURA: Il momento migliore per annaffiare è la sera, quando i vasi si sono raffreddati e la temperatura della terra è più vicina a quella dell’acqua. In questo periodo diventa utilissimo un impianto automatico di irrigazione, che annaffia i bonsai anche quando siamo fuori per il week end. Le nebulizzazioni sulla chioma, effettuate con il nebulizzatore,giovano a tutte le piante, ricordandosi di effettuarle in assenza di sole, altrimenti le goccioline farebbero ”effetto lente” ustionando le foglie.
POTATURA: In estate non si effettuano potature, però si possono cimare i nuovi germogli per contenere lo sviluppo del bonsai, infittire la ramificazione e conservare l’armonia della forma. Nelle latifoglie (Olmo, Acero, Faggio ecc.) si accorciano i nuovi getti con la forbice lunga, lasciando da una a due foglie per ramo, avendo l’accortezza di non cimare continuamente ma aspettando che siano spuntati molti germogli e poi procedendo alla spuntatura di tutti assieme in una sola volta. Per i pini si opera allo stesso modo, tagliando le “candele” a metà quando sono lunghe almeno 4 centimetri.
RINVASO: Giugno non è un mese adatto per effettuare dei rinvasi: toccare l’apparato radicale in questo periodo potrebbe avere un esito fatale per la maggior parte delle piante. Se si dispone di un posto ombreggiato, si possono ancora rinvasare i Ficus e le altre piante tropicali, oppure si possono cambiare di vaso (senza toccare le radici) quelle piante che vivono in vasi troppo piccoli e che risentirebbero eccessivamente del caldo estivo.
CONCIMAZIONE: Siamo ancora in tempo per effettuare la concimazione di tutti i bonsai, che dovrà essere interrotta in luglio-agosto. I concimi liquidi possiamo somministrarli ogni 1 o 2 settimane, invece i concimi solidi a lenta cessione ogni 40-50 giorni. Questo è il periodo ideale per effettuare concimazioni fogliari, nebulizzando direttamente sulle foglie il concime liquido. Ricordarsi di non concimare piante in fioritura e di annaffiare immediatamente dopo la concimazione.
APPLICAZIONE FILO: IL filo in alluminio (oppure in rame, per le conifere) può essere applicato praticamente a tutte la piante; naturalmente, dobbiamo ricordarci di controllare almeno ogni 10-15 giorni che i rami non rimangano segnati.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: Il caldo e l’umidità delle irrigazioni creano l’habitat ideale per tutti i parassiti, dobbiamo quindi osservare con molta attenzione i bonsai per debellare immediatamente eventuali attacchi di Cocciniglie, Afidi, e Funghi in genere. La profilassi, effettuata con trattamenti preventivi, è il sistema migliore per proteggere i bonsai dai parassiti. Per una maggiore efficacia, è consigliabile effettuare i trattamenti settimanalmente, alternando l’insetticida con l’anticocciniglia e l’anticrittogamico. Vale la pena ricordare di munirsi di un buon acaricida per i mesi di luglio-agosto, periodi in cui fa la sua apparizione uno di più insidiosi parassiti animali: il Ragno rosso. Infine, per compensare la nocività degli antiparassitari sulle piante, ricordiamoci di miscelare della vitamina B (Sprintene) all’acqua dei trattamenti.
Luglio è il mese più caldo e più secco dell’anno; in questo periodo non si effettuano particolari lavorazioni, se non qualche cimatura, l’avvolgimento dei nuovi rametti che si sono lignificati, la protezione dal sole, la difesa dai parassiti e, soprattutto, un’adeguata irrigazione dei bonsai.
ESPOSIZIONE: Tutti i bonsai devono rimanere ombreggiati, almeno nel pomeriggio; infatti, anche le piante che amano il sole (Pini, Ginepri, Sughere, ecc.) potrebbero soffrire a causa del sole che, investendo i vasi, porterebbe la temperatura del terreno a valori insostenibili, con conseguente blocco delle funzioni vitali da parte delle radici.
A questo scopo, può essere di aiuto una copertura realizzata con la rete ombreggiante.
ANNAFFIATURA: Il fabbisogno idrico delle piante è al massimo; un solo giorno senz’acqua, su alcune piante (Acero, Faggio, Serissa, ecc.) potrebbe provocare danni irreparabili, perciò, conviene valutare l’opportunità di istallare un impianto di irrigazione a goccia, che annaffia i bonsai tutti i giorni.
Di sera i vasi sono ancora caldi, quindi, per evitare stress alle piante, è meglio annaffiare al mattino quando la temperatura della terra contenuta nei vasi è più vicina a quella dell’acqua del rubinetto. Le irrorazioni sulla chioma, effettuate con un nebulizzatore, sono molto salutari, a patto di effettuarle in assenza di sole, altrimenti le goccioline farebbero ”effetto lente” ustionando le foglie.
POTATURA: In estate non si effettuano potature, però, si possono accorciare i nuovi germogli, avendo l’accortezza di non cimare continuamente ma, aspettare che siano spuntati molti getti, quindi procedendo alla spuntatura di tutti assieme in una sola volta (l’operazione si effettua con la forbice lunga, facendo passare almeno un mese tra una cimatura e l’altra). Per i pini si opera allo stesso modo, accorciando le “candele” con la forbice per conifere, quando sono lunghe almeno 4 centimetri.
RINVASO: In luglio non si effettuano neanche i rinvasi: toccare l’apparato radicale in questo periodo avrebbe un esito fatale per qualunque pianta. Invece, è molto opportuno cambiare di vaso (senza toccare le radici) quelle piante che vivono in contenitori troppo piccoli e che risentirebbero negativamente dell’eccessivo caldo di questo mese.
CONCIMAZIONE: Il forte caldo induce le piante ad una stasi vegetativa, perciò, le concimazioni devono essere sospese per tutto il mese. Se abbiamo qualche bonsai sofferente che ha bisogno di “una spintarella”, invece del concime possiamo somministrargli della vitamina B nebulizzandola sulle foglie, una volta a settimana.
APPLICAZIONE FILO: Il filo in alluminio può essere applicato praticamente a tutte la piante; naturalmente, dobbiamo ricordarci di controllare almeno ogni 10-15 giorni che i rami non rimangano segnati.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: Osservare con molta attenzione i bonsai per debellare immediatamente eventuali attacchi di Cocciniglie, Afidi e Funghi in genere. La profilassi, effettuata con trattamenti preventivi, è il sistema migliore per proteggere i bonsai dai parassiti. Per una maggiore efficacia, è consigliabile effettuare i trattamenti una volta a settimana, alternando l’insetticida con l’anticocciniglia e l’anticrittogamico.
Inoltre, in questo mese c’è l’exploit di uno dei più insidiosi parassiti animali: il ragno rosso: se la nostra collezione comprende dei bonsai di Olmo, dobbiamo essere pronti ad intervenire con un buon acaricida, visto che tale essenza viene infestata quasi regolarmente dal minuscolo acaro, ingiallendo e perdendo repentinamente l’intero apparato fogliare.
Agosto è un mese di passaggio, dal torrido caldo estivo al dolce tepore autunnale. Infatti, nella seconda metà del mese, fermo restando il caldo del giorno, le temperature notturne iniziano ad abbassarsi e questo crea le condizioni di una “seconda primavera”: un periodo di ripresa vegetativa che si era arrestato in giugno-luglio a causa delle alte temperature notturne. Tutto questo ci consiglia alcuni semplici interventi, necessari per la salute e la bellezza dei nostri bonsai.
ESPOSIZIONE: Continuare a tenere i bonsai ombreggiati aspettando il mese prossimo per esporre al sole le specie più forti (Pini, Ginepri, Olmi ecc.)
ANNAFFIATURA: A causa del gran caldo, è importante controllare tutti giorni l’umidità del terriccio nei vasi e se lo troviamo asciutto occorre annaffiare abbondantemente. Sarebbe opportuno bagnare anche le foglie dei bonsai ma, l’acqua sulla chioma, unita alle alte temperature del periodo, crea le condizioni ottimali per lo sviluppo dell’Oidio (mal bianco) che, specialmente su Aceri, Carpini e Querce, provoca l’essiccamento delle foglie. Perciò, il sottovaso con ghiaia umida resta il sistema migliore per mantenere il microclima adatto.
POTATURA: In questo mese non si possono effettuare vere e proprie potature, ma è il momento adatto per cimare i getti più lunghi degli Olmi, Aceri, Querce ecc. per armonizzare le chiome che s’infoltiranno ancora di più in settembre. Lo strumento ideale per la cimatura è la forbice lunga.
RINVASO: In agosto non è possibile effettuare i rinvasi, ma se abbiamo un bonsai sofferente collocato in un vaso troppo piccolo, possiamo rinvasarlo in un vaso adeguato, naturalmente senza toccare l’apparato radicale.
CONCIMAZIONE: Dopo la prima metà del mese possiamo iniziare a concimare i bonsai, sia per aiutare lo sviluppo vegetativo di settembre, sia per fortificare i tessuti e prepararli ai rigori invernali. Se usiamo fertilizzanti liquidi, dovremo somministrarli ogni settimana, invece, se usiamo concimi solidi a lenta cessione (Biogold, Hanagokoro ecc.) un trattamento a fine agosto garantisce una buona alimentazione fino a metà ottobre.
APPLICAZIONE FILO: Il filo può essere applicato praticamente a tutte la piante; naturalmente, dobbiamo ricordarci di controllare almeno ogni 10-15 giorni che i rami non rimangano segnati.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: Agosto è un mese ideale per lo sviluppo di molti parassiti, dobbiamo quindi osservare con molta attenzione i bonsai per debbellare immediatamente eventuali attacchi di Cocciniglie, Acari, e Funghi in genere. La prevenzione è il sistema migliore per proteggere i bonsai dai parassiti. Per una maggiore efficacia, è consigliabile effettuare dei trattamenti settimanali, (una volta con insetticida, la settimana dopo con anticrittogamico). Vale la pena ricordare di munirsi di un buon acaricida contro il ragno rosso e un buon anticrittogamico contro il Mal Bianco. Infine, per attenuare la nocività degli antiparassitari sulle piante, ricordiamoci di aggiungere al preparato della vitamina B.
LA “PICCOLA PRIMAVERA”
La sensibile escursione termica tra il giorno e la notte, tipica di questo mese, stimola la crescita dei tessuti vegetali proprio come nel periodo primaverile; perciò dovremo regolarci di conseguenza, aiutando i nostri bonsai a vegetare in salute e preparandoli per affrontare i rigori dell’inverno nelle migliori condizioni possibili.
ESPOSIZIONE: Il sole è ancora forte, quindi, si deve continuare a tenere in posizione ombreggiata i bonsai più sensibili (Acero, Serissa, ecc.) per evitare ustioni alle foglie, o improvvisi “colpi di secco”, micidiali per gli Aceri palmati.
ANNAFFIATURA: Come già detto, il caldo del giorno, unito al fresco della notte, riproduce esattamente le condizioni climatiche della primavera, quindi, riprendendo la vegetazione delle piante, che si era bloccata nei caldi mesi estivi, si dovrà fare attenzione che non manchi l’acqua ai bonsai. I sottovasi riempidi di ghiaia umida possono continuare ad aiutarci nel mantenere il microclima necessario.
POTATURA: In questo mese non è opportuno effettuare una vera e propria potatura; negli Olmi e nelle piante a foglia larga, si possono accorciare i getti lunghi, eliminare i germogli sui tronchi e quelli che spuntano sotto i rami più grandi o nelle biforcazioni dei rami stessi. I Ginepri, Cipressi e Camecipari, vanno cimati per permettere allla luce di penetrare all’interno della chioma; per lo stesso motivo vanno eliminati gli aghi vecchi nei Pini.
RINVASO: Essendo un periodo vegetativo, non è il mese adatto per effettuare i rinvasi, perciò se abbiamo un bonsai che necessita di essere trapiantato, conviene “stringere i denti” e aspettare ancora almeno la fine di ottobre.
CONCIMAZIONE: Settembre è un mese ideale per concimare i bonsai: le concimazioni autunnali, oltre a nutrire il bonsai permettendogli di completare il ciclo vegetativo dell’anno, forniscono alle piante le riserve alimentari che servono a rafforzare i tessuti vegetali, per difendersi meglio dai rigori invernali. I concimi più adeguati per il particolare momento, sono quelli con una buona percentuale di Fosforo e Potassio ma a basso tenore di Azoto, (Biogold, Aburukasu, ecc.) i quali fortificano la pianta senza stimolare troppo la formazione di nuovi getti, che sarebbero inevitabilmente distrutti all’arrivo dei primi freddi.
APPLICAZIONE FILO: Controllare ed eventualmente rimuovere i fili applicati nei mesi precedenti: le piante stanno ancora crescendo e il filo dimenticato sui rami potrebbe segnarli irrimediabilmente.
PATOLOGIE: Le temperature ancora relativamente alte e la forte umidità del periodo, stimolano la riproduzione dei parassiti, sia animali, sia vegetali. Afidi, Cocciniglie, Aleuroidi ecc., sono sempre in agguato per tutte le piante, mentre l’Oidio (mal bianco) attacca facilmente Aceri e Querce, che non vanno più nebulizzati sulle foglie per non facilitare l’attecchimento di questo fungo. Dei trattamenti preventivi con insetticida e anticrittogamico, rimangono il sistema più efficace per difendere i bonsai da tutti gli attacchi. Per compensare l’effetto aggressivo degli antiparassitari sulle foglie dei bonsai, è buona norma miscelare della vitamina B nell’acqua dei trattamenti.
Nelle regioni del nord questo mese porta con sé i primi freddi; termina il periodo vegetativo e le piante si preparano ai rigori invernali.
Nelle regioni del centro-sud, invece, ottobre è un mese in cui molte piante continuano a vegetare, grazie alle temperature sensibilmente più alte rispetto al nord; di conseguenza, gli interventi da effettuare vanno decisi osservando il clima del luogo e non il calendario.
ESPOSIZIONE: Le giornate si accorciano e le temperature calano, perciò, i bonsai vanno collocati in pieno sole per sfruttare al massimo la minore insolazione e il poco calore autunnale. Inoltre, nelle regioni più fredde, i bonsai da interno (Ficus, Serissa, Carmona ecc.) vanno riportati in casa, onde evitare il blocco delle funzioni vitali provocato dall’abbassamento della temperatura.
ANNAFFIATURA: L’aria non è più secca come in estate, perciò, si possono togliere i sottovasi e rallentare le annaffiature, naturalmente controllando sempre lo stato di umidità del terriccio. Specialmente nelle regioni del meridione, in ottobre le piante continuano a vegetare, quindi, non bisogna rischiare di lasciarle a secco
POTATURA: Nelle regioni del nord, verso la fine del mese si possono iniziare a potare le piante sempreverdi; per le caducifoglie, invece, conviene aspettare che siano spoglie, sia per vedere meglio la struttura del bonsai, sia per essere certi che la vegetazione si sia arrestata.
RINVASO: Verso la fine del mese, ma solo nelle regioni più fredde, si possono iniziare a rinvasare i Pini e, a seguire, le piante sempreverdi; per le caducifoglie conviene attendere finché non siano completamente spogliate.
CONCIMAZIONE: Fino a quando le temperature si mantengono alte, possiamo continuare a concimare, usando concimi a basso tenore di azoto, come l’Aburukasu e la Polvere Solubile, per aumentare la resistenza dei tessuti vegetali; se invece inizia a far freddo è consigliabile sospendere le concimazioni, che andranno riprese in primavera.
APPLICAZIONE FILO: Controllare ed eventualmente rimuovere il filo applicato nei mesi precedenti: nei mesi invernali, il filo troppo stretto, oltre a segnare la corteccia, può provocare la morte del ramo avvolto
PATOLOGIE: I trattamenti preventivi quindicinali con insetticida e anticrittogamico, rimangono il sistema più efficace per difendere i bonsai da tutti i parassiti, sia animali, sia vegetali. Per evitare l’insorgenza del “mal bianco” (oidio) su Aceri e Querce, evitare di bagnar loro la chioma.
DA RICORDARE
1) Collocare i bonsai al sole
2) Nelle regioni più fredde, “rientrare” i bonsai da interno.
3) Controllare il terriccio e innaffiare solo quando è asciutto.
4) “Ripulire” i bonsai dai rametti inutili ed eliminare gli aghi interni dei Pini, per facilitare l’insolazione di tutta la chioma.
5) Rinvasare i Pini a fine ottobre.
6) Concimare con fertilizzanti poveri di azoto.
7) Non bagnare le foglie di Aceri e Querce.
8) Effettuare i trattamenti antiparassitari ogni 15 giorni
9) Miscelare la vitamina B nell’acqua dei trattamenti
10) Controllare ed eventualmente rimuovere il filo avvolto sui rami.
ESPOSIZIONE: Nelle regioni del nord, è arrivato l’inverno: specialmente di notte, la temperatura scende a livelli “critici” per parecchie essenze, perciò si deve correre ai ripari (nel vero senso della parola). I bonsai più delicati (Ficus, Carmona ecc.) vanno portati in casa senza indugio e collocati in posizione ben illuminata.Ad eccezione delle conifere, che debbono stare “a cielo aperto”, tutti i bonsai vanno riparati in serra (non riscaldata) o, almeno, sotto una tettoia, balcone ecc., esposti a sud, dove i venti del nord e le brinate non possono arrivare.
In mancanza di protezioni stabili, una valida altenativa è costituita dal telo in tessuto non tessuto (TNT) disponibile anche in cappucci “monopianta” che possono essere lasciati sui bonsai anche nelle giornate di sole, senza provocare bruciature come invece accadrebbe coprendo le piante con il film in plastica.
Per i bonsai lasciati all’aperto, va ricordato che la parte più delicata è costituita dall’apparato radicale, quindi, i vasi vanno coperti con un materiale che li preservi dal freddo (argilla espansa, polistirolo, foglie, ecc.).
Al centro-sud, siamo ancora in autunno: a parte i bonsai da interno, le altre piante possono ancora stare all’aperto, magari riparando sotto un balcone esposto a sud le essenze più delicate.
ANNAFFIATURA: In casa; annaffiare abbondantemente i bonsai da interno, ma solo quando il terriccio è veramente asciutto; per umidificare l’aria circostante, seccata dai termosifoni, sono utili i sottovasi riempiti di ghiaia umida.
All’esterno; i bonsai sempreverdi continuano, sia pur lentamente, a vegetare, perciò vanno irrigati più frequentemente di quelli a foglia caduca; in ogni caso, l’irrigazione va effettuata la mattina tardi, in modo che la sera, quando la temperatura si abbassa, il terriccio abbia drenato tutta l’acqua in eccesso.
POTATURA: Questo mese è ideale per tutte le potature, sia di formazione, sia di correzione. Soprattutto se il bonsai viene rinvasato, è opportuno effettuare un’adeguata potatura, che compensi l’accorciamento delle radici. L’operazione si effettua con la Tronchese Concava, ricordando di medicare le ferite con il mastice o la pasta cicatrizzante, quando si tagliano rami più grandi di 1/2 centimetro.
RINVASO: Su molti manuali, viene consigliato di non effettuare i rinvasi in questo periodo e viene suggerito di aspettare la primavera; questo discorso può essere valido nelle regioni con inverni particolarmente rigidi, dove, se non si possiede un posto riparato (serra fredda, tettoia, ecc.) per proteggere i bonsai nel post-trapianto, si rischia che la pianta rimanga “paralizzata” dal freddo e non riesca a riprendere la vegetazione.
Al contrario, nelle regioni del centro-sud, con inverni più miti, novembre è il mese ideale per iniziare ad effettuare i rinvasi. Non servono particolari accortezze sulla protezione dei bonsai appena rinvasati, se non quelle valide sempre; come, collocare le piante al riparo dal sole e dal vento.
Prima di decidere il trapianto di un Bonsai, si dovrà accertarne il perfetto stato di salute: il rinvaso è una operazione sempre traumatica, perciò, operando su di un esemplare in precarie condizioni di salute, si rischia di dargli il classico “colpo di grazia” provocandone la morte.
CONCIMAZIONE: In questo periodo, trovandosi in riposo vegetativo, le piante non riuscirebbero ad assorbire le sostanze nutritive contenute nei concimi, quindi conviene aspettare la fine dell’inverno per effettuare qualsiasi concimazione.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: L’inverno è un buon periodo per iniziare ad effettuare i trattamenti preventivi contro i nemici più insidiosi, sia vegetali (ruggine, cancro, peronospora ecc) sia animali (cocciniglia, ragno rosso). L’apparato fogliare indurito dal freddo (sempreverdi) o assente (caducifoglie) ci permette di usare dosi consistenti di antiparassitari, senza il rischio di “bruciature”.
Una difesa efficace dai parassiti è rappresentata da trattamenti alternati, con cadenza quindicinale, di anticrittogamico e insetticida .
APPLICAZIONE FILO: Nell’avvolgimento dei rami, fare attenzione a non stringere troppo il filo e a non abbassare troppo i rami stessi, poiché in questa stagione di scarsa attività, le branche troppo incurvate potrebbero seccare.
DA RICORDARE:
1) Riparare le piante dalla tramontana e dalle brinate, collocandole verso sud e sotto una tettoia.
2) Lasciare le conifere “a cielo aperto”.
3) Se l’inverno è particolarmente rigido, coprire i vasi con polistirolo, foglie, ecc.
4) Annaffiare solo quando il terriccio è completamente asciutto, la mattina tardi.
5) Rinvasare solo piante in perfetto stato di salute.
6) Proteggere i bonsai appena rinvasati, dal sole e dal vento.
7) Rinvasando conifere e sempreverdi, lasciare integro almeno il 50% del pane radicale.
8) Per le piante appena rinvasate aggiungere, una volta a settimana, la vitamina B nell’acqua di irrigazione.
9) Medicare i tagli delle potature con il mastice o la pasta cicatrizzante.
10) Effettuare i trattamenti antiparassitari preventivi, ogni 15 giorni (una volta con l’insetticida, una volta con l’anticrittogamico)
Dicembre è il mese che porta l’inverno; il nemico da sconfiggere, specialmente nelle regioni del nord, è il freddo,quindi, ricordiamoci di verificare che tutte le piante siano protette. Se dobbiamo impostare un bonsai, questo è il periodo migliore, sia perché le piante senza foglie lasciano vedere bene tutta la struttura, sia perché trovandosi “a riposo” possiamo potare anche grossi rami, o effettuare il rinvaso, senza che i bonsai ne risentano.
ESPOSIZIONE: Come già detto in novembre, ad eccezione delle conifere, che debbono stare “a cielo aperto”, tutti i bonsai vanno riparati in serra (non riscaldata) o coperti con i cappucci di tessuto non tessuto, ricordando di rivestire anche i vasi poiché la radice è la parte del bonsai più sensibile al freddo.
In montagna, dove la neve è “di casa”, una valida copertura per i vasi dei bonsai è rappresentata dalla neve stessa.
ANNAFFIATURA: In casa, annaffiare abbondantemente i bonsai da interno, ma solo quando il terriccio è veramente asciutto; per umidificare l’aria circostante, seccata dai termosifoni, è conveniente effettuare delle spruzzature sulla chioma con un nebulizzatore, oppure mettere dei sottovasi riempiti di ghiaia umida sotto ai bonsai. All’esterno, ricordarsi di annaffiare la mattina tardi, in modo che la notte, quando il pericolo di gelate diventa più reale, il terriccio abbia drenato tutta l’acqua in eccesso.
POTATURA: Continua il periodo adatto per tutte le potature. Soprattutto se il bonsai viene rinvasato è opportuno effettuare un’adeguata potatura, con la tronchese concava, che compensi l’accorciamento delle radici, effettuato con l’apposita forbice. Quando si tagliano rami più grandi di 1/2 centimetro, medicare le ferite con il mastice o la pasta cicatrizzante.
RINVASO: Come già indicato a novembre, questo mese è l’ideale per effettuare i rinvasi. Naturalmente, se ci troviamo in una località particolarmente fredda (nord Italia) i bonsai appena rinvasati vanno riparati accuratamente dal gelo. Prima di decidere il trapianto di un Bonsai, si dovrà accertarne il perfetto stato di salute: il rinvaso è una operazione sempre traumatica, perciò, operando su di un esemplare in precarie condizioni di salute, si rischia di dargli il classico “colpo di grazia” provocandone la morte. Oltre a scegliere una giornata senza vento, per non far asciugare le radici capillari, è consigliabile preparare una vaschetta con acqua e vitamina B, nella quale immergere l’apparato radicale dopo averlo opportunamente accorciato. Successivamente, non concimare per almeno 20 giorni ma, aggiungere la vitamina B nell’acqua di irrigazione, una volta a settimana.
CONCIMAZIONE: I bonsai tenuti in casa possono essere concimati con fertilizzanti liquidi o solidi, con la frequenza indicata in etichetta; mentre, per le piante tenute all’aperto conviene aspettare la fine dell’inverno per effettuare le concimazione.
APPLICAZIONE FILO: Nell’avvolgimento dei rami, fare attenzione a non stringere troppo il filo e a non abbassare troppo i rami stessi, poiché in questa stagione di scarsa attività, le branche troppo incurvate potrebbero seccare.
TRATTAMENTI ANTIPARASSITARI: Dicembre è un buon periodo per effettuare i trattamenti preventivi contro i nemici più insidiosi sia vegetali (ruggine, cancro, peronospora ecc) sia animali (cocciniglia, ragno rosso) infatti, le piante sono a riposo e questo ci permette di usare dosi consistenti di insetticida e anticrittogamico, senza il rischio di “bruciature” sulle foglie (un valido antiparassitario, da usare solo nel periodo invernale, è il liquido jin; attivo su insetti, acari e funghi patogeni).